Chi è in realtà Babbo Natale?

Chi è in realtà Babbo Natale

Tutti hanno visto Babbo Natale in un disegno, ma chi può dire di averlo incontrato di persona? Forse è proprio questo il problema, non poterlo vedere nella realtà. Ecco perché si sente dire dagli adulti che il mitico anziano signore vestito di rosso non esiste. Bisogna contraddirli, Babbo Natale esiste! In effetti, è necessario cambiare il tempo verbale. Va letta la vera storia di Babbo Natale per sapere che nei secoli passati questo personaggio era una persona reale. La leggenda del grande papà Natale è iniziata oltre 1700 anni fa, in Turchia, più precisamente nella città di Myra, oggi conosciuta come Demre. Il suo nome era Nicola. Lui è venuto al mondo quando l’Impero Romano stava cominciando il suo declino, proprio nel momento in cui gli imperatori si impegnavano a perseguitare i Cristiani. Con l’avvento di Costantino sul trono, l’imperatore che credeva in Gesù Cristo, i seguaci della religione cristiana hanno potuto praticare il culto senza timori. Tra loro c’era anche la famiglia di Nicola. Lui, dopo gli studi per il sacerdozio, ha intrapreso la carriera ecclesiastica, fino a raggiungere l’elezione a vescovo di Myra. Ecco chi è e come si chiama Babbo Natale, tanto amato dai bambini.

Qual è la vera storia di Babbo Natale?

La Turchia è il luogo in cui inizia la storia di Babbo Natale, che però si è sviluppata a livello internazionale. Il vescovo Nicola ha ricoperto il ruolo per quasi 40 anni, durante i quali ha dato aiuto a tantissime persone, riuscendo anche a compiere diversi miracoli. Uno dei suoi miracoli ha permesso a due fidanzati di sposarsi, grazie al denaro fatto comparire proprio da lui. Tra le sue prodezze c’è anche la resurrezione, ad opera sua, di tre bambini assassinati da un uomo crudele. Cercando bene sul web babbonatale, si riesce ad arrivare alla narrazione delle sue gesta più famose. Nicola è stato una persona buona, in grado di salvare i bimbi e di far comparire doni utili e preziosi. Con la sua scomparsa, il culto verso di lui si è diffuso nell’intera area mediterranea, compresa l’Italia, a partire dalla Puglia, dove viene celebrato come San Nicola di Bari. A questo punto sono inevitabili alcune domande, come ad esempio come mai è stato chiamato Babbo Natale? Perché si dice che la sua casa sia in Lapponia? Questi due quesiti sono soltanto alcuni dei tanti che si chiedono gli appassionati. Del resto, la figura che oggi viene rappresentata non somiglia a un vescovo e ovviamente, proprio perché collocato al Polo Nord, non sembra provenire dalla Turchia. Il Babbo Natale con le renne è ben diverso dal vero Nicola. Come mai?

Perché Babbo Natale si chiama così?

La bellissima storia di Santo Nicola, proprio come la leggenda di Natale, ha girato per tutto il globo. Il santo è diventato popolare in ogni nazione, incluse quelle del Nord Europa. Infatti, in alcuni Paesi quali Svezia, Germania e Olanda, i regali ai bimbi li porta il Vescovo San Nicola. Il culto ha raggiunto anche gli Stati di lingua inglese, ovvero Inghilterra e Stati Uniti. Un artista americano ha deciso di realizzare una rappresentazione del personaggio come lo ”Spirito del Natale Passato”, prendendo ispirazione proprio dal testo scritto da Charles Dickens. Ecco da dove arrivano l’abito rosso, la pelliccia e la barba. L’opera ha dato modo al noto marchio Coca Cola di creare manifesti per fare una campagna pubblicitaria. In questo modo si è diffusa ovunque l’immagine di Babbo Natale, dando alle persone esattamente ciò che oggi si crede essere l’uomo buono per eccellenza. Ma Babbo Natale nei film non è solo quello inventato negli USA, bensì un mix di culture diverse. L’azienda della bevanda, proprio come chi lo ha disegnato, ha preso esempio dalla tradizione del Nord Europa, trasformandolo in un abitante del Polo Nord. Così la vera e antica storia è cambiata nei secoli, fino ad arrivare alla versione leggendaria che tutti raccontano.

Perché Babbo Natale si veste di rosso?

Il mitico Babbo Natale ha casa tra le nevi e si veste di rosso solamente perché gli americani hanno deciso che disegnarlo così rendeva bene l’idea. Insomma, traendo ispirazione da racconti, tradizioni e immaginario collettivo, l’artista e Coca Cola hanno creato il simpatico, dolce e gentile vecchio che porta doni ai più piccoli. Il nome Santa Claus deriva, invece, dalle nazioni di lingua inglese. Il magico uomo viene ancora chiamato San Nicola, mentre in Russia è Kerstman. Il buon San Nicolò prende il nome di San Martino in qualche regione belga. La nuova storia statunitense ha raggiunto il Bel Paese nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Nessun italiano conosceva San Nicola e quindi le persone pensavano che si trattasse di qualche personaggio uscito dalla penna di un novellista o di un fumettista. Il Babbo Natale dei video si è presto diffuso sul territorio nazionale con la parola fiorentina babbo, che significa papà. I francesi lo hanno denominato, seguendo lo stesso metodo, Papà Noel, cioè papà Natale. Ora la leggenda vuole Babbo Natale in Lapponia, ma la persona realmente esistita, o almeno la sua storia, ha preso casa in tutto il mondo. Il passare del tempo porta cinema, artisti e imprese a far evolvere ulteriormente l’uomo dei doni, a tal punto da creare la versione femminile Babba Natale o mamma Natale. Le pellicole e il marketing approfittano della fantasia per rendere San Nicola adatto alle più disparate esigenze comunicative. Resta il fatto che fiabe e disegni sono originati da una persona reale, che ha fatto del bene e che continua a costituire un esempio positivo, contornato dalla tipica atmosfera natalizia.