Free Zone a Dubai: cosa sono, come scegliere e quanto costano

Free Zone a Dubai: cosa sono, come scegliere e quanto costano

L’interesse crescente verso l’Emirato di Dubai non è sicuramente casuale, sempre più privati e aziende non solo preferiscono trasferirsi in un Paese così ricco, ma cercano di sfruttarne anche i benefici fiscali offerti dalle Free zone. La regolamentazione dedicata e l’assenza di tassazione rende questo luogo particolarmente interessante, ma cosa sono le Free zone?

Free zone Dubai: le origini, cosa sono e quanto costa

Cronologicamente le Free zone a Dubai sono state create nel 1985, sono presenti precisamente in sette Emirati Arabi e consentono agli stranieri, o quantomeno a coloro che vogliono avviare investimenti su questo territorio, di non pagare le tasse o di pagarne meno. Per quanto ci siano state delle variazioni nel corso del tempo, il loro scopo resta quello di attrarre i brand di tutto il mondo garantendo un’utilità fiscale particolarmente rilevante.

Le Free zone, o le zone di libero scambio, hanno dato un grande slancio al territorio poiché consentono agli investitori di non avere alcuna restrizione nel trasferimento dei loro profitti. La domanda che ci si pone più frequentemente sulle Free zone di Dubai è: quanto possono costare? Il costo di apertura di una società nelle zone di libero scambio dipende dall’attività lavorativa che si intende effettuare. Le società di trading hanno specifiche molto diverse da una di consulting, ma si possono definire dei costi base. Usualmente il costo di una Free zone a Dubai parte da 25 mila euro, compresi i costi per l’apertura del conto societario, fino a salire a cifre con più zeri.

Free zone Dubai: i benefici

Il numero crescente di aziende che si avvicinano alle Free zone a Dubai è in grande crescita, ma quali sono i benefici che se ne possono trarre concretamente?

  • Investimenti;
  • Costo utenze basso;
  • Costo risorse umane basso;
  • Burocrazia snella;
  • Tasse.

Investimenti: poter contare su un Paese in cui c’è grande fermento economico induce le aziende a trovare un campo molto fertile in cui investire. I brand possono migliorare e incrementare i loro proventi grazie a una condizione Paese favorevole.

Costo utenze basso: il costo dell’energia e delle utenze in generale a Dubai sono nettamente inferiori a quelli Europei e italiani. Riuscire ad abbassare le spese fisse consente di ottenere maggiori ricavi alla fine dell’anno fiscale.

Costo risorse basso: tanto quanto le utenze, anche il costo delle persone che lavorano sul territorio è molto meno esoso. Si può assumere personale estero con grande facilità, usufruendo di Visa Resident o di altre tipologie di agevolazioni dedicate a chi sta investendo sul territorio.

Burocrazia snella: uno dei vantaggi più concreti nell’utilizzare le Free zone a Dubai è riuscire a sfruttare al meglio l’amministrazione di pagamenti e aspetti burocratici. I costi sono precisi e predefiniti, difficilmente si possono rilevare errori di calcolo o di comunicazione agli Enti preposti.

Tasse: motivazione cardine, che spinge le aziende a investire nelle Free zone a Dubai, è quella della possibilità di costruire una o più aziende totalmente esentasse. Gli investitori esteri, che hanno il desiderio di portare capitali a Dubai, vengono agevolati in modo significativo.

Free zone Dubai: come scegliere

Attualmente sul territorio di Dubai esistono più di cinquanta Free zone in cui investire e iniziare il proprio percorso societario. Si consiglia di leggere l’articolo correlato su quali sono le freezone a Dubai così da avere un’idea più chiara su quella idonea alle proprie esigenze (approfondisci qui: https://danielepescaraconsultancy.com/quali-sono-le-freezone-a-dubai/).

Ma prima di analizzare le diverse Free zone è interessante capire come scegliere quella migliore. La prima condizione da valutare è la tipologia, infatti, si può optare per una FZCO (Free Zone Company), una FZE (Free Zone Establishment) o una Branch che garantiscono differenti benefici e una modalità di approccio con uno più soci.

Seconda condizione da valutare è la categoria commerciale. Ogni attività consente di usufruire di determinati sgravi fiscali, scegliere la categoria opportuna può incidere tanto sul costo finale.